V. 4 N. 2 (2024)
Diritti antichi

Il recupero illecito di materiale edilizio e architettonico per abbellire edifici pubblici e privati. La violazione dei sepolcri e di antichi edifici nella tarda antichità

Paola Ombretta Cuneo
Dipartimento di Giurisprudenza, Università di Milano “Bicocca”, Italia

Pubblicato 04-07-2025

Parole chiave

  • Recupero materiale edilizio, saccheggio delle tombe, tardo Impero romano

Come citare

Cuneo, P. O. (2025). Il recupero illecito di materiale edilizio e architettonico per abbellire edifici pubblici e privati. La violazione dei sepolcri e di antichi edifici nella tarda antichità. Specula Iuris, 4(2), 69–82. https://doi.org/10.30682/specula0402d

Abstract

In epoca tardoimperiale c’è l’esigenza di ristrutturare edifici pubblici e privati. È diventato, però, difficile e costoso recuperare il materiale edilizio e architettonico. Per questo motivo sono sempre più diffusi la demolizione di vecchi edifici e il saccheggio delle tombe per recuperare il materiale. La violazione dei sepolcri, in particolare, è un crimine molto diffuso in epoca tardo-imperiale. Il titolo 9.17 del Codice Teodosiano contiene alcune leggi che condannano la violazione dei sepolcri. In molti casi erano inflitte pene molto severe, ma anche solo ammende, ad esempio, per chi è colto in flagranza nell’atto di demolire sepolcri; per chi abbia asportato dai monumenti funebri colonne o marmi; per chi, per avidità di lucro, ha demolito il sepolcro e trasportato il materiale a casa sua; per chi ha prelevato materiale dal sepolcro fabricae gratia o per venderlo.