I tre sentieri della difficoltà contro-maggioritaria: Un’analisi filosofico-giuridica

Pubblicato 04-07-2025
Parole chiave
- Democrazia, costituzionalismo, judicial review, divisione dei poteri
Come citare
Copyright (c) 2025 Paolo Bodini

TQuesto lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
Abstract
L’articolo analizza la “difficoltà contro-maggioritaria” nelle democrazie costituzionali, ovvero la tensione tra il potere contro-maggioritario delle corti costituzionali di annullare le leggi e la legittimità maggioritaria degli atti del legislatore. L’analisi identifica tre principali interpretazioni di questa tensione. Il “sentiero antidemocratico” considera il controllo di costituzionalità delle leggi come potenzialmente dannoso per la democrazia, proponendo, nella sua declinazione giudiziaria, soluzioni basate sulla deferenza dei giudici al legislatore (judicial restraint) e, nella sua versione politica, un assetto istituzionale che permetta al legislatore di superare la revisione dei giudici (weak judicial review). Il “sentiero democratico” dissolve la difficoltà contro-maggioritaria, avanzando una duplice prospettiva, procedurale e sostanziale, di coesistenza e collaborazione dell’autorità contro-maggioritaria delle corti con quella maggioritaria dei parlamenti. Infine, il “sentiero rappresentativo” radicalizza la lettura democratica del ruolo delle corti costituzionali, rivendicando per queste ultime la capacità di rappresentare gli interessi dei cittadini rendendo presenti gli impegni costituzionali alla base della convivenza civile e politica.